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Whineleather: la pelle vegetale è fatta di vino

vinaccia

Whineleather: la pelle vegetale è fatta di vino

Trecentomila euro al progetto italiano che trasforma le fibre e gli oli della vinaccia.

Una pelle 100% vegetale ricavata dagli scarti della vinificazione, attraverso un procedimento che non impiega prodotti chimici e limita gli sprechi. È un progetto italiano ad essersi aggiudicato il primo premio del Global
Change Award 2017, del valore di 300mila euro, promosso dalla H&M Foundation. Wineleather, questo il nome dell’innovativa “pelle nata dal vino”, interamente made in Italy, è frutto dell’ intuizione di Gianpiero Tessitore e Francesco Merlino, in collaborazione con Rossella e Valentina Longobardo.
«Abbiamo creato e brevettato un innovativo processo produttivo– spiega Tessitore, fondatore di Vegea srl e ideatore di Wineleather – che trasforma le fibre e gli oli vegetali presenti nella vinaccia in un materiale ecologico con le stesse caratteristiche meccaniche, estetiche e sensoriali di una pelle». Il materiale, che può essere prodotto a costi contenuti, è utilizzabile in diversi campi: moda, design, automotive. E mette l’Italia in una posizione privilegiata anche sul fronte produttivo: il 18% della produzione annua mondiale è made in ltaly, e di conseguenza la quantità di scarti vitivinicoli è copiosa…

Fonte: Il Sole 24 Ore del 07/04/2017
Autore: Marta Casadei

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