Responsabilità Sociale d’Impresa

La Responsabilità Sociale d’Impresa (in inglese CSR, Corporate Social Responsability) è definita dall’Unione Europea come l’integrazione volontaria da parte delle imprese delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle operazioni commerciali.

Illustrazione steampunk Governace CSR Value

Fondamentalmente, essa rappresenta un modello di governance allargata, grazie alla quale l’impresa aggiunge alle responsabilità legate alla produzione anche gli interessi di tutti i soggetti con cui essa si interfaccia -gli stakeholder. È proprio nella relazione con gli stakeholder che emergono l’identità e il ruolo sociale dell’impresa, e, con essi, le sue finalità sociali e gli strumenti per raggiungerle.
Per poter organizzare tutto ciò, la CSR necessita di dotarsi di una dimensione operativa, andando a individuare due dimensioni: una interna all’azienda e una esterna.

La prima riguarda ambiti quali la gestione dei rapporti con le risorse umane, il riconoscimento dei diritti e delle migliori condizioni per i lavoratori, il monitoraggio di parametri ambientali come il consumo di acqua o di energia, e la produzione di rifiuti;
la dimensione esterna comprende, invece, tutte quelle realtà che, pur non appartenendo all’impresa, si rapportano con quest’ultima: comunità locali, associazioni no profit o di categoria, istituzioni, consumatori, ecc.
Una volta focalizzati gli ambiti di intervento, e stabiliti gli obiettivi di carattere sociali, quali operazioni possono essere intraprese per raggiungerli?

Una classificazione precisa è estremamente ardua, data non solo la varietà delle strade percorribili, ma l’imprescindibile legame che esse hanno rispetto alle particolarità delle strutture aziendali e dei contesti territoriali.

Volendo proporre un elenco inevitabilmente parziale, si possono citare:

  • attività periodiche di ascolto e restituzione con rappresentanti di comunità locali e associazioni; collaborazione con altri enti in specifiche campagne per cause sociali o ambientali;
  • adozione volontaria di standard internazionali per il miglioramento dei processi;
  • definizione di procedure di verifica della qualità.

Il tratto in comune di queste iniziative è la gradualità del loro inserimento nelle strategie aziendali:
la CSR è infatti un modello che si sottopone a regolari momenti di riesame e di ridefinizione degli obiettivi, dunque estende l’orizzonte del raggiungimento degli obiettivi sul medio-lungo periodo, adeguandosi alle esigenze delle singole realtà.

Resta da affrontare un ultimo punto nodale: perché la CSR è diventata uno strumento utile, al punto da diffondersi rapidamente e aver visto moltiplicarsi gli studi e le proposte per poterlo implementare al meglio?

Le cause sono molteplici, ma, in sintesi, si può dire che ciò è dipeso dalla progressiva presa di coscienza del ruolo non più esclusivamente economico assunto dalle imprese all’interno di un mondo sempre più complesso e interconnesso. Di conseguenza, la definizione della propria identità sociale è divenuta un’operazione naturale e indispensabile al tempo stesso, per affrontare le sfide di una società e di un mercato dinamici e in costante evoluzione.
Per affrontarle con efficacia è stato quindi necessario fissare dei principi guida. Tra di essi, uno fondamentale: l’assunzione di impegni etici si traduce in un vantaggio competitivo per l’impresa, che migliora la sua reputazione, la qualità complessiva della sua organizzazione e, in generale, è in grado di offrire performance migliori rispetto alle nuove esigenze.