Ecolabel

L’etichetta Ecolabel è il marchio rilasciato dall’Unione Europea per certificare prodotti e servizi che dimostrano di rispettare standard ambientali normati.

Un mercato orientato verso i prodotti e i servizi che dichiarano la loro attenzione alla sostenibilità rappresenta una grande opportunità di sviluppo, ma è anche vulnerabile rispetto a pratiche ingannevoli. Il riferimento è al fenomeno del Greenwashing: consumatori sensibili alle tematiche ambientali e sociali possono cadere vittime di comunicazioni menzognere, nelle quali i meriti di un’azienda e di un prodotto sono ingigantiti o descritti in maniera parziale.

Per evitare queste gravi scorrettezze, diversi organismi e istituzioni hanno elaborato strumenti di certificazione in grado di comunicare efficacemente le caratteristiche di un prodotto e di essere garanti della veridicità delle informazioni veicolate.

Tra essi, l’Unione europea ha giocato un ruolo da antesignana, elaborando già a partire dall’inizio degli anni ’90 etichette e documenti che si premurassero di informare correttamente i clienti sulle qualità di un prodotto o servizio, con la garanzia di affidabilità offerta da una grande istituzione sovranazionale. Ecolabel, Emas ed EPD sono le migliori pratiche elaborate dall’Ue in questo campo.

Ecolabel

Nato nel 1992, l’ultima revisione al regolamento è stata apportata nel 2010, riducendo i costi della procedura di richiesta e applicazione della certificazione da parte degli operatori interessati. Ad oggi, il marchio è applicabile ad una vastissima gamma di prodotti (sono esclusi medicinali e alimenti, ma esistono proposte per estendere l’applicabilità a quest’ultima categoria), e di servizi legati alla ricettività turistica (alberghi, motel, agriturismi, villaggi turistici, ecc.).
Per ottenere il marchio Ecolabel, un prodotto deve dimostrare di rispettare alcuni criteri ambientali, stabiliti per gruppi di prodotti e sottoposti a revisione ogni 3 anni. Questi criteri ambientali sono definiti usando lo strumento LCA, che rileva gli impatti dei prodotti sull’ambiente lungo tutte le loro fasi di vita, dalla realizzazione sino allo smaltimento.
Gli impatti ambientali considerati riguardano il consumo di energia e di risorse, la produzione di rifiuti, le emissioni in tutti i comporti ambientali, ma sono compresi anche aspetti sociali ed etici.

L’Ecolabel ha carattere volontario, e si applica solo ai prodotti, non ai produttori. I vantaggi ottenibili, oltre alla visibilità agli occhi dei consumatori, risiedono anche nelle agevolazioni e negli incentivi all’acquisto di prodotti che hanno conquistato questa etichetta. Ad esempio, a livello europeo sono normate semplificazioni nella partecipazione alle procedure d’acquisto delle pubbliche amministrazioni (Green Public Procurement), mentre nel contesto italiano la legge 221/2015 dispone agevolazioni per operatori economici in possesso del marchio Ecolabel per prodotti o servizi che costituiscono una parte non inferiore ad una data percentuale del valore di un contratto pubblico d’acquisto.

Diversi studi offrono riscontri positivi per le aziende che hanno deciso di adottare l’Ecolabel: un’analisi dell’università Bocconi del 2012 ha registrato incrementi nelle quote di mercato e/o nei termini di acquisizione di nuovi clienti per il 57% delle realtà che hanno deciso di farne ricorso.

Questo studio ha inoltre misurato l’aumento percentuale nel fatturato indotto dall’Ecolabel: sebbene molte aziende certificate non abbiano saputo isolare e quantificare il contributo specifico del marchio sull’andamento delle vendite, il dato riscontrato dagli studi mostra che, in media, l’Ecolabel genera un aumento di fatturato del 3-5% in un anno, con punte massime che raggiungono il 30-35%.